Il marito in collegio

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MASKERE e GTTempo presentano IL MARITO IN COLLEGIO

da un romanzo di Giovanni Guareschi

adattamento di Danilo Lamperti

commedia brillante in due atti

regia di Nadia Bruno

 

Personaggi Interpreti
DONNA LEO

GIUSMARIA, vecchio maggiordomo

FLAMINIA, figlia di Leonida, vedova

CARLOTTA, figlia di Flaminia

ELISABETTA, figlia di Leonida

GASTONE FOOD, marito di Elisabetta

ROBINIA, figlia di Elisabetta

EDO FOOD, figlio di Elisabetta

CASIMIRO WONDER, padrone di casa

CAMILLO DEBRAI, marito di Carlotta

MEDITATO FILET, opportunista

 

Nadia Bruno

Daniele Tremolada

Cristina Sgambi

Floriana Sechi

Rossana Reccia

Maurizio Tartaglia

Francesca Zumbo

Francesco Gruppo

Danilo Lamperti

Marco Degradi

Luca Martinelli

 

Scenografie
Danilo Lamperti

Costumi
Nadia Bruno

Danilo Lamperti

Parte tecnica

Adriana Bongermino

Mattia Rossi

 

la forza della collaborazione

Dopo i successi ottenuti con IL DIO DELLA CARNEFICINA di Yasmina Reza, che ancora non smette di riscuotere riconoscimenti e apprezzamenti anche nazionali, Compagnia Teatrale Maskere e Gruppo Teatro TEMPO affrontano insieme una nuova sfida. Un testo inedito che grazie all’esperienza e all’affiatamento delle due compagnie, sorprenderà per vivacità, ritmo e freschezza.

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IL MARITO IN COLLEGIO è tratto dall’omonimo romanzo di Giovannino Guareschi.

È un testo del 1944. Una storia “leggera” e ironica che parla con delicatezza di sentimenti e fa satira sui costumi dell’epoca, sullo stile di vita e sul linguaggio di una certa classe sociale.

Un testo teatralmente nuovo (risulta solo una trasposizione del 1963 con la coppia Bramieri-Volonghi) e nuovo nell’allestimento, in un contesto che non è quello teatrale nel suo senso più tradizionale di scena e tempi fissi ma in una messa in scena in cui lo spazio e il tempo sono indefiniti, sostanzialmente finti e forzatamente adattati al solo scopo di raccontare l’evolversi degli eventi.

È stato mantenuto il linguaggio a tratti forzatamente ricercato e desueto (fino a diventare comico e ridicolo) utilizzato nel romanzo perché ben rappresenta le sfumature della classe sociale protagonista del racconto, arroccata ad un passato che è ormai prerogativa solo loro, quasi un vezzo distintivo e di rifiuto verso una realtà in continuo mutamento e proiettata verso la modernità.

A tutto il resto invece (costumi, recitazione, ambientazione, musiche) è stato dato un taglio decisamente moderno. Con lo scopo di realizzare un lavoro che abbia:

  • nei costumi e nelle scene i colori della fiaba

  • nelle movenze la leggerezza e la fluidità del musical

  • nella recitazione i ritmi serrati del rock

Sinossi

La vicenda vede come protagonisti i componenti di una famiglia ‘nobile’ che vive alle spalle di Zio Casimiro, il burbero magnate della famiglia, sempre in giro per il mondo. La situazione precipita quando Zio Casimiro impone nuove clausole per continuare ad erogare l’assegno di sostentamento ai famigliari nullafacenti: la nipote prediletta nel giro di pochi giorni deve trovare marito e il marito deve soddisfare le aspettative dello zio. Inizia la caccia disperata all’uomo giusto in cui interessi e sentimenti si intrecciano fino all’inevitabile lieto fine.